Tante partite e soprattutto tante emozioni nella notte NBA. Solo sei squadre hanno avuto un turno di risposo con le altre 24 a battagliare tra di loro. Molte le partite spettacolari in una giornata che ha visto prevalere gli attacchi sulle difese come dimostrano gli alti punteggi.
Partita di cartello sicuramente quella tra la seconda forza ad Est, i Miami Heat, e la quarta ad Ovest, i Los Angeles Clippers. Partita che regala subito spettacolo con i campioni in carica a stabilire il record di franchigia di assist per un primo quarto: sono ben 15 per 36 punti nei primi 12 minuti. Gara che ha visto Miami sempre avanti nel punteggio con i Clippers sempre pronti a ricucire lo strappo soprattutto grazie alla straordinaria prestazione della punta di diamante Blake Griffin con 43 punti, 14 rimbalzi e 6 assist in collaborazione con Jamal Crawford 31 punti e 6 assistenze (partito in quintetto a causa dell'assenza di JJ Redick).
Per Miami non è stato a guardare LeBron James che per la seconda sera manca per 2 rimbalzi la tripla doppia chiudendo con 31 punti, 8 rimbalzi e 12 assist.
Alla fine la prestazione di squadra di Miami (7 uomini in doppia cifra) ha prevalso sulle individualità della squadra californiana fissando il punteggio sul 116-112.
Nonostante Washington non vincesse dal 2005 contro San Antonio, la partita del Verizon Center si é dimostrata la piu combattuta della notte. Sono serviti due overtime alla partita per trovare un proprietario anche se gli Wizards comandavano di 17 a metà partita. Nel secondo tempo guidati da Duncan (31 punti e 11 rimablzi) e con l'aiuto di un redivivo Green (22 punti con 5/11 da tre) hanno impattato la gara sul 99 pari a un minuto dallo scadere. Dopo tre errori degli Spurs negli ultimi 5 secondi, la gara è andata a due overtime con il primo che si è concluso con una grande azione di Wall a 1.9 secondi dalla fine. 29 e 9 assist per il play della squadra della capitale che non sono bastati per portare a casa la partita terminata 125-118 al secondo overtime. Ottimo il contributo dalla panchina di Belinelli (14 punti e 4 rimbalzi).



Altri risultati:

PORTLAND-NEW YORK 94-90
ATLANTA-NEW ORLEANS 100-105
MINNESOTA-OKLAHOMA CITY 97-106
DALLAS-MEMPHIS 110-96
LOS ANGELES LAKERS-CLEVELAND 119-108
BOSTON-PHILADELPHIA 114-108
DETROIT-ORLANDO 98-112
PHOENIX-HOUSTON 108-122
MILWAUKEE-DENVER 100-110
TORONTO-SACRAMENTO 101-109

Edited by king6 - 6/2/2014, 14:07

Quattro le partite giocate nella notte NBA, che hanno visto in campo tra gli altri i primi della lega: gli Indiana Pacers.
La partita andata in scena alla Philips Arena di Atlanta non ha riservato grandi emozioni ad eccezione dell'ennesima spettacolare windmill dunk di Paul George in campo aperto. Per quanto riguarda le prestazioni personali, c'è da annoverare la doppia doppia di David West con 22 punti e 10 rimbalzi tra le fila Indiana e l'ottimo apporto dalla panchina di Elton Brand per quanto riguarda Atlanta (12 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate).


Si tiene invece all'US Airways Center di Phoenix la partita più avvincente della notte, che vede in campo gli ascendenti Chicago Bulls opposti ai Phoenix Suns, autentica rivelazione della Western Conference.
Ad uscirne vincitori sono i "tori" con il punteggio di 101-92 in un match che li vede in costante vantaggio dal primo quarto all'ultimo. La formazione di coach Thibodeau si mostra subito più pimpante e reattiva rispetto ai grigi Suns. A fine partita i lunghi di Chicago registrano entrambi una doppia doppia per punti e rimbalzi: 24+12 per Boozer, 14+14 per Noah, fresco di convocazione all'All Star Game di New Orleans. Nei Suns buona la gara di Goran Dragic, che conferma l'ottimo trend che lo vede protagonista dall'inizio della stagione. Le sue prestazioni stanno infatti aiutando i giovani e atletici Suns a scalare le posizioni dell'ardua Western Conference.


ALTRI RISUTATI:
LOS ANGELES LAKERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 99-109
CHARLOTTE BOBCATS-GOLDEN STATE WARRIORS 91-75

Undici le partite giocate nella notte italiana sui parquet del NBA. Giornata ricca dunque dopo il quasi turno di pausa di domenica, giocata solo una partita tra Orlando e Boston, che ha permesso agli Stati Uniti e a 178 miloni di persone di godersi meglio la vittoria di Seattle nel Superbowl.
Sicuramente non così tante persone avranno guardato Denver battere allo scadere i Los Angeles Clippers, eppure la partita si è dimostrata davvero molto spettacolare. Prestazione notevole da parte di Blake Griffin che dall’infortunio di Chris Paul sta dimostrando di non saper solo schiacciare prendendo i Clippers sulle spalle, 36 punti con 11 rimbalzi e 4 assistenze leader offensivo con Crawford a metterne 19 con 8 tiri. Dall’altra parte una grandissima prestazione Kenneth “Manimal” con 28 punti (carrer high) 11 rimbalzi e un fenomenale 11/13 al tiro. Ma il titolo di MVP della partita va sicuramente a Foye che segna allo scadere la tripla da quasi centrocampo che permette alla formazione del Colorado di fissare il punteggio finale sul 116-115.



Unico italiano impegnato nella notte (Datome non scende in campo con Detroit) è Marco Belinelli che con i vice campioni di San Antonio sta vivendo una stagione surreale. 13 punti per Marco che contribuisce alla vittoria su New Orleans che viene crivellata di penetrazioni da parte di Tony Parker (32 punti e 9 assist) e annullata dalla difesa di Duncan (21 punti e 6 stoppate) che limita la stella avversaria, Anthony Davis, a un 6/21 dal campo.
Procede il magic moment di KD35, in arte Kevin Durant, che dopo aver interrotto la striscia di 12 partite consecutive oltre i 30 punti (e con una media di 38.7 punti!) ricomincia da dove aveva interrotto segnando 32 punti che permettono ai suoi Thunder di battere i Memphis Grizzlies, in netta ripresa dopo il rientro di Marc Gasol. Con Westbrook ancora ai box il duo Durant-Ibaka mette a referto 52 degli 86 punti che servono a Oklahoma per vincere la loro 39 gara in stagione.
Volando dall’altra parte dell’Mississipi i Miami Heat campioni in carica schiantano 102-96 i Detroit Pistons con 30 punti di Dwyane “Flash” Wade e una quasi tripla doppia per l’MVP in carica LeBron James che chiude con 24 punti 11 assist e 8 rimbalzi.

Ma la squadra sicuramente in copertina della comunque mediocre Eastern Conference sono sicuramente i Toronto Raptors che sbancano il non difficile campo di Utah (lontani i fasti con Sloan in panchina recentemente festeggiato a Salt Lake City). 94-79 il risultato finale con i 23 punti per DeMar DeRozan fresco di convocazione all’ALL STAR GAME. Dalla cessione di Rudy Gay, giocatore sopraffino ma troppo accentratore, i canadesi hanno vinto 19 delle ultime 28 partite che gli valgono il primato nella Atlantic Division. Altro che Brooklyn ...

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